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Analisi della stray light di un sistema di imaging ottico

Analisi della stray light di un sistema di imaging ottico

Con il termine stray light (letteralmente “luce sporadica o parassita”) s’intende la luce indesiderata che entra in un sistema ottico e non contribuisce all'immagine desiderata. Le cause alla base della "stray light" sono molteplici e possono avere effetti negativi sulle prestazioni di un sistema ottico. Tra di esse, possiamo citare la presenza di riflessi “non intenzionali” e di sorgenti “esterne” (quali il sole) che riducono il rapporto segnale/rumore dell’immagine finale.

Stray light in un sistema otticoAnalisi di un doppietto di Gauss in modalità non sequenziale

L'analisi della stray light in un sistema ottico

L’analisi della stray light è un processo complesso che si articola in differenti fasi e che richiede, in primis, di tracciare il sistema dalla modalità “sequenziale” alla modalità “non-sequenziale” per modellizzare accuratamente i processi di diffusione e di riflessione multipla. Determinare e correggere le cause della stray light è cruciale per migliorare la qualità delle immagini ottenute e per aumentare la precisione delle misurazioni.

Analisi della stray lightAnalisi della stray light di un doppietto di Gauss

Ambiti applicativi dell’analisi della stray light

Le prestazioni ottiche di sistemi di imaging come telescopi, microscopi, fotocamere e strumenti di precisione sono fortemente influenzate dalla presenza della cosiddetta “luce sporadica”. Ecco alcuni ambiti ingegneristici dove è fondamentale condurre tale analisi:

Astronomia e Telescopi:

  • Telescopi spaziali: i telescopi spaziali, come il telescopio Hubble o il James Webb, richiedono un'analisi dettagliata della luce “sporadica” per evitare che luce proveniente da sorgenti fuori campo influisca sulle osservazioni
  • Osservatori Terrestri: i telescopi terrestri necessitano di controllare la luce “sporadica” per ottenere immagini astronomiche chiare e dettagliate

Fotografia e Telecamere:

  • Fotocamere Professionali: le fotocamere ad alte prestazioni devono minimizzare la luce “sporadica” per garantire immagini ad alto contrasto e prive di flare.
  • Videocamere: le videocamere utilizzate nel cinema e nella produzione televisiva devono gestire la luce “sporadica” per evitare artefatti visivi.

Microspia

  • Microscopi Ottici: nei microscopi ottici, l'analisi della luce “sporadica” è cruciale per migliorare il contrasto dell'immagine e la risoluzione, soprattutto in tecniche come la microscopia a fluorescenza.

Strumenti di rilevamento e sensori

  • Sensori CCD e CMOS: i sensori di immagine devono ridurre al minimo la luce “sporadica” per aumentare la sensibilità e la precisione delle misurazioni.
  • Spettrometri: nei sistemi spettroscopici, la luce “sporadica” può interferire con la precisione delle misurazioni spettroscopiche.

Sistemi di visione industriale

  • Ispezione Ottica: nei sistemi di ispezione ottica utilizzati per il controllo qualità, la luce “sporadica” può mascherare i difetti dei prodotti.
  • Robotica: i sistemi di visione per robot industriali richiedono immagini chiare e prive di artefatti per funzionare correttamente.

Ottica medica

  • Endoscopi: gli endoscopi utilizzati in medicina devono minimizzare la luce “parassita” per fornire immagini nitide degli organi interni.

Ottica spaziale e satelliti

  • Sensori di Navigazione: i sensori ottici utilizzati nei satelliti e nei veicoli spaziali devono minimizzare la luce “parassita” per navigare e raccogliere dati precisi.
  • Imaging Satellitare: i sistemi di imaging satellitare devono controllare la luce “parassita” per ottenere immagini terrestri di alta qualità.

Ottica difensiva e militare

  • Strumenti di Visione Notturna: nei dispositivi di visione notturna, la luce “parassita” può interferire con la capacità di rilevare oggetti in condizioni di scarsa illuminazione.
  • Sistemi di Puntamento: I sistemi di puntamento ottici utilizzati in applicazioni militari richiedono un controllo rigoroso della luce “parassita” per mantenere la precisione.

Strategie per ridurre la stray light

Le strategie più comune per ridurre la stray light in sono le seguenti:

  • Analisi delle Traiettorie: analisi delle traiettorie dei raggi (Ray Trace Analysis) per identificare le possibili fonti di luce parassita. Ciò consente di capire quali superfici o componenti causano riflessi indesiderati.
  • Aggiunta di Diaframmi: inserire dei diaframmi nei punti strategici del sistema per bloccare i raggi di luce indesiderati.
  • Schermi Assorbenti: utilizzo di materiali assorbenti per i componenti interni del sistema per intercettare la luce parassita.
  • Coating Anti-Riflesso: applicazione di rivestimenti antiriflesso (AR coatings) sulle superfici ottiche per ridurre la quantità di luce riflessa.
  • Minimizzazione dello Scattering: minimizzazione dello scattering della luce utilizzando superfici ottiche con finiture di alta qualità.

Conclusioni

L'analisi di stray light è fondamentale nella progettazione e ottimizzazione di molti sistemi ottici perchè la sua presenza può compromettere significativamente le prestazioni complessive del sistema. Utilizzando strumenti avanzati come Ansys Zemax, è possibile identificare e ridurre questa luce “parassita”, migliorando così l'affidabilità di sistemi ottici in una vasta gamma di applicazioni.

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Con il termine stray light (letteralmente “luce sporadica o parassita”) s’intende la luce indesiderata che entra in un sistema ottico e non contribuisce all'immagine desiderata. Le cause alla base della "stray light" sono molteplici e possono avere effetti negativi sulle prestazioni di un sistema ottico. Tra di esse, possiamo citare la presenza di riflessi “non intenzionali” e di sorgenti “esterne” (quali il sole) che riducono il rapporto segnale/rumore dell’immagine finale.



Aniello Apuzzo

Aniello Apuzzo

Dottore di Ricerca in Ottica e Nanotecnologie, con più di dieci anni di esperienza nell’utilizzo di software di calcolo numerico (FEM, FDTD, Ray-tracing) per il design e lo sviluppo di dispositivi ottici impiegati in sistemi di telecomunicazione (es. guide d’onda, reticoli di diffrazione, metamateriali) e illuminotecnica (es. marker light, tail light, headlamp).