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ESSS Italy: Soluzioni software Ansys per la simulazione di ingegneria

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Simulazione del particolato solido: vantaggi di un approccio a elementi discreti

Simulazione del particolato solido: vantaggi di un approccio a elementi discreti

La metodologia DEM (Discrete Element Method) è una tecnica numerica utilizzata per simulare il comportamento di particelle solide. Le particelle sono trattate individualmente e interagiscono tra loro e con le pareti circostanti. Ogni particella è descritta da parametri come massa, forma, e coefficienti di attrito e restituzione. Le forze di interazione tra particelle sono calcolate considerando sovrapposizioni e contatti. Attraverso l'integrazione delle equazioni del moto, la simulazione segue l'evoluzione delle particelle nel tempo. La DEM trova applicazioni in diversi settori, come la geomeccanica, l'ingegneria civile e la farmaceutica.

Descrizione metodo delle particelle discrete

Il metodo delle particelle discrete (DEM - Discrete Element Method) spesso è paragonato a modelli classici di fluidodinamica computazionale (CFD - Computational Fluid Dynamics) che sono i due approcci di simulazione utilizzati per modellare comportamenti fisici in diverse applicazioni.

Entrambi hanno i propri vantaggi e limiti, ma il metodo DEM offre alcuni vantaggi distinti rispetto ai modelli CFD tradizionali quando si tratta di simulare particelle discrete o comportamenti granulari. Ecco alcuni dei vantaggi principali del modello DEM rispetto ai modelli classici CFD:

  1. Rappresentazione precisa delle particelle discrete: Il metodo DEM permette di simulare il comportamento delle particelle individuali come corpi rigidi tridimensionali, tenendo conto di caratteristiche come forma, dimensione, massa e inerzia. Questo offre una rappresentazione precisa delle interazioni tra particelle e tra particelle e superfici solide.
  2. Simulazione di interazioni complesse: il metodo DEM consente di simulare con precisione interazioni complesse tra particelle, come urti, attrito, coesione e separazione. Questo lo rende particolarmente adatto per simulare sistemi granulari, processi di frantumazione, miscelazione e trasporto di materiali sfusi.
  3. Gestione di flussi bifase: In combinazione con modelli CFD, il metodo DEM può essere utilizzato per simulare flussi bifase, in cui particelle solide si muovono attraverso un fluido. Questo approccio integrato offre una rappresentazione più accurata di fenomeni come il trasporto di solidi nei liquidi o nei gas.
  4. Analisi delle forze a livello di prticella: DEM permette di analizzare le forze a livello di particella, come le forze di contatto, di attrito e di coesione. Questo offre una comprensione dettagliata dei meccanismi di interazione tra particelle e delle loro influenze sulle prestazioni dei sistemi.
  5. Simulazione di processi di deformazione: DEM può simulare la deformazione e la frantumazione delle particelle sotto diverse condizioni di carico. Questo è utile per applicazioni come la frantumazione delle rocce o il processo di compattazione.
  6. Rappresentazione di sistemi granulari complessi: DEM è particolarmente adatto per simulare sistemi granulari complessi come miscele di materiali diversi, variabilità nelle dimensioni delle particelle e comportamenti non lineari.
  7. Migliore gestione delle superfici complesse: DEM offre una gestione più semplice delle superfici complesse, poiché il contatto tra particelle e superfici può essere simulato direttamente senza la necessità di una griglia di calcolo fitta come nei modelli CFD tradizionali.


 

Applicazioni pratiche della metodologia DEM

Le applicazioni della metodologia DEM sono ampie e variegate. Alcuni esempi di settori industriali che possono trarre vantaggio dalla simulazione particellare includono:

  1. Industria mineraria: simulare il movimento di minerali attraverso impianti di frantumazione e vagliatura. Ciò consente di ottimizzare i processi di estrazione e ridurre l'usura delle attrezzature.
  2. Chimica e farmaceutica: si può simulare la miscelazione e il trasporto di polveri in processi chimici e farmaceutici, aiutando a ottimizzare la produzione di farmaci e prodotti chimici.
  3. Alimentare: valutazione del trasporto e la manipolazione di ingredienti e prodotti alimentari, aiutando a migliorare la qualità e l'efficienza dei processi di produzione.
  4. Energia: trasporto di combustibili solidi, come carbone o biomassa, in impianti di produzione di energia.
  5. Materiali: simulazione di processi di produzione come la granulazione, la pressatura e la compattazione.
  6. Ingegneria meccanica: Valutare l'usura e l'erosione di componenti meccanici a causa dell'interazione con particelle solide.

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DEM: un strumento per comprendere il comportamento del particolato solido

Vantaggi dell'uso di Ansys Rocky

L'uso di Ansys Rocky offre numerosi vantaggi alle aziende che lo implementano nei loro processi:

  1. Ottimizzazione dei processi: La simulazione particellare consente di ottimizzare i processi industriali, riducendo i costi operativi e migliorando l'efficienza.
  2. Riduzione dei costi di prototipazione: Grazie alla simulazione, è possibile testare e valutare nuove idee e configurazioni senza la necessità di costruire prototipi fisici, risparmiando tempo e denaro.
  3. Miglioramento della qualità dei prodotti: La simulazione consente di analizzare e ottimizzare la qualità dei prodotti finiti, individuando potenziali problemi e correggendoli in fase di progettazione.
  4. Sicurezza: La simulazione permette di valutare potenziali rischi e scenari di sicurezza, aiutando a prevenire incidenti e garantendo un ambiente di lavoro sicuro.
  5. Tempo di sviluppo ridotto: L'uso del DEM può accelerare il processo di sviluppo del prodotto, consentendo un time-to-market più rapido.

DEM: un strumento per comprendere il comportamento del particolato solido

In conclusione, la simulazione particellare attraverso la metodologia DEM offre un potente strumento per comprendere e predire il comportamento del particolato solido in una vasta gamma di contesti applicativi. La capacità di modellare interazioni complesse tra particelle consente di studiare fenomeni che altrimenti sarebbero difficili da analizzare sperimentalmente. Tuttavia, per ottenere risultati accurati, è essenziale considerare con attenzione i parametri di input e le condizioni limite, nonché validare i risultati con dati sperimentali quando possibile. Con un'implementazione oculata, la simulazione DEM può essere un prezioso strumento per ottimizzare processi industriali, progettare strutture e comprendere il comportamento dei materiali.

 

Introduzione 
La metodologia DEM (Discrete Element Method) è una tecnica numerica utilizzata per simulare il comportamento di particelle solide. Le particelle sono trattate individualmente e interagiscono tra loro e con le pareti circostanti. Ogni particella è descritta da parametri come massa, forma, e coefficienti di attrito e restituzione. Le forze di interazione tra particelle sono calcolate considerando sovrapposizioni e contatti. Attraverso l'integrazione delle equazioni del moto, la simulazione segue l'evoluzione delle particelle nel tempo. La DEM trova applicazioni in diversi settori, come la geomeccanica, l'ingegneria civile e la farmaceutica.
Descrizione metodo delle particelle discrete
Il metodo delle particelle discrete (DEM, Discrete Element Method) spesso è paragonato a modelli classici di fluidodinamica computazionale (CFD, Computational Fluid Dynamics) che sono i due approcci di simulazione utilizzati per modellare comportamenti fisici in diverse applicazioni. Entrambi hanno i propri vantaggi e limiti, ma il metodo DEM offre alcuni vantaggi distinti rispetto ai modelli CFD tradizionali quando si tratta di simulare particelle discrete o comportamenti granulari. Ecco alcuni dei vantaggi principali del modello DEM rispetto ai modelli classici CFD:
Rappresentazione precisa delle particelle discrete: Il metodo DEM permette di simulare il comportamento delle particelle individuali come corpi rigidi tridimensionali, tenendo conto di caratteristiche come forma, dimensione, massa e inerzia. Questo offre una rappresentazione precisa delle interazioni tra particelle e tra particelle e superfici solide.
Simulazione di interazioni complesse: il metodo DEM consente di simulare con precisione interazioni complesse tra particelle, come urti, attrito, coesione e separazione. Questo lo rende particolarmente adatto per simulare sistemi granulari, processi di frantumazione, miscelazione e trasporto di materiali sfusi.
Gestione di flussi bifase: In combinazione con modelli CFD, il metodo DEM può essere utilizzato per simulare flussi bifase, in cui particelle solide si muovono attraverso un fluido. Questo approccio integrato offre una rappresentazione più accurata di fenomeni come il trasporto di solidi nei liquidi o nei gas.
Analisi delle forze a livello di particella: DEM permette di analizzare le forze a livello di particella, come le forze di contatto, di attrito e di coesione. Questo offre una comprensione dettagliata dei meccanismi di interazione tra particelle e delle loro influenze sulle prestazioni dei sistemi.
Simulazione di processi di deformazione: DEM può simulare la deformazione e la frantumazione delle particelle sotto diverse condizioni di carico. Questo è utile per applicazioni come la frantumazione delle rocce o il processo di compattazione.
Rappresentazione di sistemi granulari complessi: DEM è particolarmente adatto per simulare sistemi granulari complessi come miscele di materiali diversi, variabilità nelle dimensioni delle particelle e comportamenti non lineari.
Migliore gestione delle superfici complesse: DEM offre una gestione più semplice delle superfici complesse, poiché il contatto tra particelle e superfici può essere simulato direttamente senza la necessità di una griglia di calcolo fitta come nei modelli CFD tradizionali.

Applicazioni pratiche della metodologia DEM
Le applicazioni della metodologia DEM sono ampie e variegate. Alcuni esempi di settori industriali che possono trarre vantaggio dalla simulazione particellare includono:
Industria mineraria: simulare il movimento di minerali attraverso impianti di frantumazione e vagliatura. Ciò consente di ottimizzare i processi di estrazione e ridurre l'usura delle attrezzature.
Chimica e farmaceutica: si può simulare la miscelazione e il trasporto di polveri in processi chimici e farmaceutici, aiutando a ottimizzare la produzione di farmaci e prodotti chimici.
Alimentare: valutazione del trasporto e la manipolazione di ingredienti e prodotti alimentari, aiutando a migliorare la qualità e l'efficienza dei processi di produzione.
Energia: trasporto di combustibili solidi, come carbone o biomassa, in impianti di produzione di energia.
Materiali: simulazione di processi di produzione come la granulazione, la pressatura e la compattazione.
Ingegneria meccanica: Valutare l'usura e l'erosione di componenti meccanici a causa dell'interazione con particelle solide.
Vantaggi dell'uso di Ansys Rocky
L'uso di Ansys Rocky offre numerosi vantaggi alle aziende che lo implementano nei loro processi:
Ottimizzazione dei processi: La simulazione particellare consente di ottimizzare i processi industriali, riducendo i costi operativi e migliorando l'efficienza.
Riduzione dei costi di prototipazione: Grazie alla simulazione, è possibile testare e valutare nuove idee e configurazioni senza la necessità di costruire prototipi fisici, risparmiando tempo e denaro.
Miglioramento della qualità dei prodotti: La simulazione consente di analizzare e ottimizzare la qualità dei prodotti finiti, individuando potenziali problemi e correggendoli in fase di progettazione.
Sicurezza: La simulazione permette di valutare potenziali rischi e scenari di sicurezza, aiutando a prevenire incidenti e garantendo un ambiente di lavoro sicuro.
Tempo di sviluppo ridotto: L'uso del DEM può accelerare il processo di sviluppo del prodotto, consentendo un time-to-market più rapido.


Conclusioni
In conclusione, la simulazione particellare attraverso la metodologia DEM offre un potente strumento per comprendere e predire il comportamento del particolato solido in una vasta gamma di contesti applicativi. La capacità di modellare interazioni complesse tra particelle consente di studiare fenomeni che altrimenti sarebbero difficili da analizzare sperimentalmente. Tuttavia, per ottenere risultati accurati, è essenziale considerare con attenzione i parametri di input e le condizioni limite, nonché validare i risultati con dati sperimentali quando possibile. Con un'implementazione oculata, la simulazione DEM può essere un prezioso strumento per ottimizzare processi industriali, progettare strutture e comprendere il comportamento dei materiali.



Fabio Villa

Fabio Villa

Ingegnere Meccanico (UNIBG-IT), PhD in Fisica (UMONS-BE). Esperienza nella simulazione CFD con particolare riferimento a scambio termico in multifase e flussi reattivi (combustione). Attualmente lavora nel team tecnico di ESSS Italia.